- 31 Agosto 2016
Avrete sicuramente sentito parlare di una nuova Serie TV targata Netflix da un amico o un collega di lavoro che è rimasto affascinato dal suo mood vintage e un po dark. Con il titolo “Stranger Things”, l’ultima perla della casa di distribuzione Americana sta avendo un gran successo, ambientata nel 1983, questa serie di otto episodi, racconta della scomparsa del dodicenne Will Byers e dei conseguenti fenomeni paranormali che iniziano a turbre la tranquilla cittadina di Hawkings.
Punto forte della serie, su cui fa leva Netflix, è la nostalgia, infatti chiamano Vintage Marketing proprio quel marketing che punta sul riprendere, da parte delle aziende, prodotti di successo e riproporli sul mercato ringiovaniti, perchè diventino nuovi e attuali. In questo modo il comsumatore che comprende ed apprezza il rimando al passato, ai tempi d’oro prova nostalgia, mentre le aziende, riproponendo prodotti e brand che già in passato hanno avuto largo successo, hanno basi le basi pubblicitarie e di distribuzione in parte già preparate e perciò non devono fare grandi investimenti per conquistare le nuove generazioni.
La Serie è piena di rimandi e citazioni alla cultura pop degli anni ’80 (Spielberg, Carpenter, Raimi, iGoonies, Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, Stand by Me), ma esse prendono tratti moderni, si adattano alla cultura pop dei giorni nostri.
Ma andiamo a vedere il lato che più ci interessa, la fotografia e l’immagine, infatti grande lode va fatta ai Designer che si sono occupati della grafica della serie.
Il font, amore e odio per ogni grafico, è l’ITC Benguiat ed è uno dei segni distintivi dell’epoca a cui lo show s’ispira perché è il font utilizzato per alcune delle copertine dei libri di Stephen King. Per creare i titoli di testa, i fratelli Duffer si sono appoggiati all’agenzia Imaginary Forces (per chi non li conosce, sono gli stessi dietro ai titoli di testa della serie Mad Men) e per “aiutarli” nella scelta del font più adeguato gli hanno inviato una quindicina di copertine di libri diverse, per la maggior parte di Stephen King. Alla fine, la scelta è ricaduta su ITC Benguiat, un font semplice ed elegante creato nel 1978 da Ed Benguiat, graphic designer e gigante dell’industria tipografica, con all’attivo la creazione di più di 600 font, alcuni dei quali usati correntemente.
I tratti dell’ITC Benguiat, accompagnati dalla musica dei sintetizzatori, creano i titoli di testa più belli che si siano visti negli ultimi anni e contemporaneamente riportano con la memoria agli anni ’80, creando così, con una combinazione di successo, l’effetto nostalgia desiderato. Il consenso di pubblico è stato tale che lo Studio di Design Nelson Cash ha creato il sito makeitstranger.com, dove tutti possono creare il proprio testo nel mood Stranger Things.